Vino naturale in Val Borbera
Abbiamo recuperato gli ultimi vigneti storici della Val Borbera, da cui produciamo vini naturali. Siamo nel territorio di Figino, Albera Ligure. Lo abbiamo fatto perchè sono gli ultimi, dopo di loro solo la modernità. Crediamo che in questo periodo storico praticare il recupero
e investire sulla memoria sia fondamentale per provare a costruire un divenire
migliore. Hanno 50, 60, forse alcuni anche 70 anni. All’interno c’è una lunga serie
di varietà, alcune autoctone, altre alloctone e insieme a Stefano Raimondi,
ampelografo del CNR le abbiamo censite tutte: dal Nibiò all’Uva Rara,
dal Timorasso al Moscato d’Amburgo, dal Barbera al Sangiovese, insomma una
grande giostra, un circo di biodiversità, praticamente un miracolo dei giorni nostri.
Abbiamo parlato e bevuto insieme ad alcuni contadini che queste viti le hanno
impiantate a mano, in inverno, quando non nevicava, perchè crediamo che se
si vuole provare ad andare avanti, in qualsiasi percorso o progetto, bisogna
comprendere e valorizzare ciò che è stato fatto di buono prima del nostro arrivo.
La biodiversità in questi piccoli posti si esprime con tutta la sua grande forza
e noi la vinifichiamo tutta insieme, nello stesso momento, in un’unica botte.
I decenni passati e il presente sono caratterizzati da monoculture: centinaia
di ettari di vigneti della stessa varietà.
Noi siamo per la Biodiversità non solo per una questione etico-sociale ma perchè
vuole dire complessità aromatica, agronomica, fenotipica e culturale.
Siamo convinti che nei campi la biodiversità aiuti le colture a rimanere in salute
e a offrire ottimi risultati anche in condizioni di svantaggio.
Crediamo che gli esseri umani, nonostante spesso non siano esseri proprio apprezzabili,
si meritino qualcosa di più delle solite quattro varietà di frutta e di verdura.
Da questa mentalità nascono prodotti non omogenei, che mutano a volte sensibilmente
di anno in anno ma che fanno bene, nutrono, emozionano e ti raccontano da dove
vengono e chi li ha allevati.
Altrettanto importante è rilanciare, guardare oltre e provare ad immaginare
come potrebbe essere il futuro con le nostre idee in cima.
Da una parte stiamo recuperando ciò che abbiamo trovato abbandonato, dall’altra
stiamo piantando nuovi vigneti in posti nel nostro territorio storicamente vocati
alla viticoltura: la piana delle Moiette, Pian del Tè e la Boffalora.
Abbiamo impiantato fino ad’oggi circa 4 ettari di vigna di varietà locali
e in collaborazione col CNR abbiamo scoperto due varietà della val Borbera
quasi dimenticate e che nessuno coltiva più.
Grazie al lavoro nel nostro vivaista Pierpaolo Santamaria siamo riusciti a moltiplicarle
e a impiantarle, facendo nascere di fatto i primi due vini rossi della Val Borbera,
da varietà locali.
Bassa tecnologia, lunghe macerazioni su bucce e fecce, vinificazione in rosso.
Facciamo vino così.
Albera
Vino rosso ottenuto da uve di Nibiò, Muetto e Mostarino.
Il Muetto e Mostarino sono vitigni abbandonati autoctoni della Val Borbera
che stiamo recuperando e moltiplicando.
Fermentazioni spontanee.
Vinificato in rosso a contatto con le bucce per 60 giorni in vasca di vetroresina.
Affinamento in vetroresina.
Non contiene solfiti aggiunti ne altro.
Solo uva.
Boffalora
Vino bianco ottenuto da uve di Timorasso, Cortese e Favorita;
vitigni autoctoni del Piemonte.
Fermentazioni spontanee.
Vinificato in rosso a contatto con le bucce per 2 mesi in vasca di vetroresina.
Affinamento in vetroresina.
Non contiene solfiti aggiunti ne altro.
solo uva.
Pian del te
Vino bianco ottenuto da uve di Timorasso,
vitigno autoctono della Val Borbera e dei Colli Tortonesi.
Fermentazioni spontanee.
Vinificato in rosso a contatto con le bucce per 2 mesi in vasca di vetroresina
e affinato in doppio tonneau di rovere per 8 mesi.
Non contiene solfiti aggiunti ne altro.
Solo uva.
Di là dell'acqua
Vino bianco ottenuto da uve di Timorasso, Cortese e Favorita;
vitigni autoctoni del Piemonte.
Fermentazioni spontanee.
Vinificato in rosso a contatto con le bucce per 6 mesi in vasca di acciaio
e affinato in una barrique di rovere esausta.
Non contiene solfiti aggiunti ne altro.
Solo uva.
Barbàn
Vino rosso ottenuto dagli ultimi vigneti storici della Val Borbera da piante di 60/70 anni,
con circa 25 varietà differenti di uva: 20% a bacca bianca 80% a bacca nera, vendemmiate e vinificate insieme.
Fermentazioni spontanee.
Vinificato in rosso a contatto con le bucce per 4 mesi, affinato in vasca di acciaio per 1 anno e in una barriques di rovere usata per 6 mesi.
Non contiene solfiti aggiunti ne altro.
Solo uva.